Siamo arrivati al terzo capitolo del viaggio che ripercorre le collaborazioni tra il gruppo di The Wall ed i gruppi della Scena di Canterbury (qui e qui le puntate precedenti) ed oggi affronteremo un argomento drammatico.
Solidarietà per Robert Wyatt
La notte del 1 giugno 1973 la vita di Robert Wyatt, collante della scena di Canterbury nonché uno dei più grandi batteristi della musica Rock-Progressive di sempre, è cambiata radicalmente.
Era il giorno del 40° compleanno di Gilli Smith, icona dei Gong, e lei e June Campbell Cramer (conosciuta come Lady June e che avrebbe compiuto 43 anni il 3 giugno), stavano dando una festa a base di alcool nell’appartamento di quest’ultima a Maida Vale, zona al centro di Londra.
Durante la festa, un ubriaco Robert Wyatt cade rovinosamente dal 3° piano restando paralizzato dalla cintola in giù e costretto a restare per il resto della sua vita su una sedia a rotelle.
Anni dopo lo stesso Wyatt ironizza su quanto accaduto: «Ecco come avvenne l’incidente: nell’ordine vino, whisky, Southern Comfort e poi la finestra. Il dottore era stupefatto. Mi disse: ‘Doveva essere proprio ubriaco per rimanere così rilassato mentre cadeva dal quarto piano’. Se fossi stato appena un po’ più sobrio, probabilmente oggi non sarei qui: avrei teso tutto il corpo per la paura e mi sarei fracassato.» (Robert Wyatt)
Tutti i progetti di Wyatt furono annullati e, oltre allo sconforto di non poter più suonare la batteria, Robert aveva di fronte un lungo e costoso percorso di cure e di riabilitazione.
Pink Floyd: due concerti per Robert
In quella fase difficile, gli amici Pink Floyd, che nel frattempo con l’uscita di the Dark Side of the Moon erano diventati una delle band più importanti del pianeta, il 4 novembre 1973, al termine del tour di Dark Side of the Moon, organizzarono un doppio concerto al Rainbow Theatre di Londra assieme ai Soft Machine. Il ricavato del concerto (10.000 sterline) fu dato in beneficenza a Wyatt.
Di uno dei due concerti dei Pink Floyd di quella sera esiste una registrazione pubblicata nel bootleg “Obscured at the Rainbow”.
La scaletta prevedeva l’esecuzione integrale di Dark Side of the Moon e le canzoni Obscured by Clouds e When You’re In come Bis.
In realtà, fortunatamente, Wyatt si riprese benissimo e, pur non potendo più suonare la batteria, poteva continuare a cantare, a suonare percussioni, tastiere, trombe e qualsiasi altra cosa gli passasse per le mani, ma soprattutto poteva continuare a scrivere musica, e che musica!
Wyatt torna sul palco
La sua forza di volontà lo portó a tornare sul palco l’8 settembre 1974 a poco più di un anno dall’incidente. Il concerto, fatto al Theatre Royal Drury Lane di Londra, è stato pubblicato su album ufficiale soltanto nel 2005.
Con lui suonarono alcuni tra i suoi amici più cari: Hugh Hopper, amico di sempre, Dave Stewart, tastierista degli Hatfield and the North, Mike Oldfield (sì proprio quello di “Tubular Bells” e di “Moonlight Shadow” – spero un giorno di poter raccontare cosa ci faceva lí) ed il batterista dei Pink Floyd Nick Mason, altro amico quasi fraterno (i due faranno molte altre cose insieme).
A proposito del concerto e di come è nato ho trovato questo simpatico aneddoto di Dave Stewart:
«Accolsi con un certo stupore la telefonata di Richard Branson che mi proponeva di partecipare al concerto del Drury Lane, perché credevo che Robert avesse ormai smesso di fare concerti. Branson insistette, dicendo che Robert teneva molto alla mia adesione ed io accettai… Si scoprì poi che Branson, all’insaputa di Robert, aveva detto lo stesso a tutti i musicisti e contemporaneamente aveva raccontato a Robert che noi premevamo moltissimo perché tornasse ad esibirsi.
In pratica Robert venne quasi costretto a fare quello spettacolo, che però riuscì bene…»
Un aneddoto per alimentare la leggenda: il 1 giugno 1973, giorno dell’incidente, iniziava la luna nuova. Quella “Moon in june” che qualche anno prima aveva fatto la fortuna di Wyatt quella sera non era lì ad assisterlo.
Siti interessanti:
Ottimo articolo su Wyatt che partendo dal concerto al Drury Lane ripercorre tutta la sua carriera.
Altro bel sito. All’inizio sembra una discografia di Wyatt molto completa, navigandoci bene scopri che molto di più: una miniera di materiale con articoli, interviste, video.
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4 – Le produzioni di Nick Mason
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