Dato il grande successo della serie di rapporti tra i Pink Floyd e la scena di Canterbury ho deciso di iniziare un’altra saga dedicata ai rapporti tra i Soft Machine e Jimi Hendrix.
La Jimi Hendrix Experience ed i Soft Machine hanno infatti condiviso per un periodo lo stesso management che li ha fatti conoscere, collaborare diverse volte in studio e fare numerosi concerti assieme, tra cui un lungo ed estenuante Tour negli USA nel 1968.
Dei concerti di Jimi Hendrix tenuti durante il tour esiste una quantità enorme di materiale: registrazione audio di quasi tutte le tappe, foto, video, interviste, articoli di giornale… Dei Soft Machine, invece, che nel tour erano il gruppo spalla, non c’è quasi nulla.
Questo primo articolo, quindi, è una sorta di diario di bordo che raccoglie tutto il materiale disponibile del gruppo di Wyatt e soci.
L’Antefatto
– Nonostante diverse sessions in studio, alla fine del 1967 i Soft Machine non avevano pubblicato nulla di ufficiale se non un 45 giri (Love Makes Sweet Music / Feelin’, Reelin’, Squeelin) uscito il 7 febbraio 1967;
– nell’agosto del 1967, di ritorno dalla Francia, i Soft Machine vengono fermati alla dogana di Dover. Daevid Allen, australiano leader del gruppo, non è in regola con il permesso di soggiorno e viene respinto. E’ costretto, dunque, a tornare in Francia lasciando per sempre i Soft Machine che restano in tre (Mike Ratledge – tastiere – Kevin Ayers – basso e voce – e Robert Wyatt – batteria e voce);
– il 10 novembre 1967 i Soft Machine si esibiscono al Middle Earth con un nuovo roadie d’eccezione: Hugh Hopper, amico di infanzia di Wyatt che aveva già suonato con loro ed aveva firmato alcuni dei brani del repertorio dei Soft Machine. Li seguirà come roadie per tutto il tour degli Stati Uniti prima di entrare a far parte del gruppo alla fine del 1968;
– il 22 dicembre 1967 sia i Soft Machine che la Jimi Hendrix Experience suonano all’Olympia di Londra nel concerto “Christmas on Earth Continued” concerto a cui partecipano molti altri artisti (tra cui anche i Pink Floyd) e che costituisce la prima data in assoluto dei due gruppi sullo stesso palco (in quell’occasione fu scattata la foto ad inizio post)
Il tempo di mettere a punto alcuni dettagli tecnici ed il 30 gennaio 1968 la carovana parte alla volta di San Francisco per iniziare il tour americano.
I numeri del tour (o meglio dei due tour) sono impressionati: 91 concerti in 101 giorni effettivi di tour. I Soft Machine aprivano la serata accompagnati quasi sempre dal Light Show di Mark Boyle chiamato “Mark Boyle Sense Laboratory”.
Febbraio 1968
[01 febbraio 1968] San Francisco, CA (USA), Fillmore Auditorium
[02 febbraio 1968] San Francisco, CA (USA), Winterland [con loro: John Mayall’s Bluesbreakers, Albert King]
I Soft Machine non suoneranno nelle altre due date previste al Fillmore e al Winterland il 3 ed il 4 febbraio per un diverbio tra Robert Wyatt ed il gestore dei locali, il leggendario Bill Graham.
Quello stesso anno il Melody Maker intervisterà Hugh Hopper (intervista ripresa dal forum crosstowntorrents oggi non più in linea) che riporta l’episodio; a suo avviso dare del fascista ad una persona che ha avuto alcuni familiari uccisi in Auschwitz era stata una “mancanza di tatto” da parte di Wyatt: ”For me, the tour ended at the first gig [on the third night]. Soft Machine’s drummer [Robert Wyatt] objected to the way Bill Graham ran his Fillmore Ballroom like a military operation, and called him a fascist. This was not tactful, we were told, as some of Graham’s family died in Auschwitz. We were packed off to wait at the next town, Phoenix, while the row was smoothed over.”
[05 febbraio 1968] Tempe, AZ (USA), Arizona State University
[06 febbraio 1968] Tucson, AZ (USA), VIP Club
[08 febbraio 1968] Sacramento, CA (USA), Sacramento State College [con loro: The Creators]
Rick Shulze, all’epoca un ragazzo che faceva parte dell’organizzazione degli eventi allo State College di Sacramento, fa un lungo racconto della serata in questa pagina. Tra le varie cose ricorda che, prima di salire sul palco, Wyatt fu colto da un lancinante mal di testa e che per farlo salire sul palco ci fu bisogno di asciugamani bagnati sulla testa e l’incoraggiamento dei suoi colleghi, Jimi Hendrix incluso: “…The drummer for The Soft Machine, Robert Wyatt, only wearing a loin cloth, had a massive migraine headache backstage right before they were set to go on. He lay writhing on the floor everybody held their breath. There were no medical personal around, we never thought that far ahead, but with cold towels applied to his head and encouragement from his band mates, Jimi and all his guys, he rose like a boxer getting up off the canvas and took the stairs up to the stage and magnificently leaped over the front his drums with loin cloth flying and began pounding the hell out of them.”
[09 febbraio 1968] Anaheim, CA (USA), Convention Center [con loro: Eric Burdon & The New Animals, Eire Apparent]
[10 febbraio 1968] Los Angeles, CA (USA), Shrine Auditorium [con loro: Blue Cheer, Electric Flag]
Il Los Angeles Free Press del 16 febbraio dedicò un’intera pagina al concerto con tanto di foto di Robert Wyatt nudo:
Le parti dell’articolo in cui si parla dei Soft Machine: “The Soft Machine played high-volt mandala, Blue Cheer played atomic canon, the Electric Flag played dirty blues, Jimi Hendrix played avalanche guitar with his hands, feet, teeth and groin. We came away cleansed.” e poi “… The Soft Machine’s drummer came on naked but for a red bikini jockstrap. At the end of the set he was dripping with sweat. One of their pieces, similar to Cream’s I’m so Glad” repeated a single-sentence and a few chords for 20 minutes building and cascading. The audience was enraptured.”
Il pezzo simile a I’m so Glad dei Cream era naturalmente We did it again!
Esiste anche una prima bozza del manifesto per la serata allo Shrine completamente diverso da quello finale:
[11 febbraio 1968] Santa Barbara, CA (USA), Robertson Gym [con loro: East Side Kids]
[12 febbraio 1968] Seattle, WA (USA), Center Arena
[13 febbraio 1968] UCLA, CA (USA), Ackerman Union Grand Ballroom
[14 febbraio 1968] Denver, CL (USA), Regis College/Fieldhouse
[15 febbraio 1968] San Antonio, TX (USA), Municipal Auditorium [con loro: The Moving Sidewalks, Neal Ford & The Fanatics]
La rivista The Rag pubblicherà un articolo sul concerto a firma di Dough Smith che sarà la migliore recensione dei Soft durante il tour americano:
“Dopo aver passato il tempo con la solita sfilata preliminare di talenti locali, The Swiss Movement e Neal Ford and The Fanatics, al pubblico in attesa è stato finalmente dato in pasto il vero fattore di redenzione della serata. Erano i Soft Machine, un gruppo underground inglese, laboratorio sperimentale in tour con Hendrix. Il gruppo di tre elementi (organo, chitarra, batteria) ha eseguito tre lunghi brani che probabilmente rientrano nel genere psichedelico-jazz-elettrico.
Sembravano sfidare tutti le consuetudini delle rock band. Invece di indossare i soliti costumi dai colori vivaci, ad esempio, il batterista indossava solo un piccolo bikini [sic]. Invece di utilizzare le luci, come fanno la maggior parte delle band, i Soft Machine hanno suonato in una parte non illuminata del palco con il loro spettacolo di luci (presumibilmente il migliore d’Inghilterra) catturando tutta l’attenzione visiva. La loro musica in generale sembrava essere completamente disarmonica e casuale, ma con un po’ di attenzione si poteva riconoscerne la struttura sinfonica. La musica dei Soft Machine è veramente un suono del futuro. E a giudicare dalla maggior parte della reazione del pubblico, sono probabilmente qualche anno avanti rispetto agli altri. Sarà interessante ascoltare il loro primo album, che uscirà tra circa un mese”.
[16 febbraio 1968] Dallas, TX (USA), State Fair Music Hall [con loro: The Moving Sidewalks, Neal Ford & The Fanatics]
[17 febbraio 1968] Fort Worth, TX (USA), Will Rogers Auditorium [con loro: The Moving Sidewalks, Neal Ford & The Fanatics]
[18 febbraio 1968] Houston, TX (USA), Music Hall [con loro: The Moving Sidewalks, Neal Ford & The Fanatics] (two shows)
Il Ricordo di Hugh Hopper su questo minitour in Texas preso da un’intervista rilasciata a Univibes: “There was a guy who did the Texas gigs called Bob Cope, the promoter. And he was really on the ball… he was like an old-time promoter… he was a real Texas guy and he was really in charge of everything. Like if anything went wrong, that guy was fired… and very nice to the musicians… When we first met Bob Cope’s crew, they met us at the airport… we picked up the gear from the airport and we came to unload at the theatre and there was this sack… it had Bank Of Texas on it… [us thinking] like a billion of dollars in the sack. And the American said, “don’t dare open it”, so we went back to the airport… We suddenly realised that Mike Ratledge’s organ wasn’t in the van… this had been loaded, the sack, instead of the organ, which was left in the airport. In fact aIl it was were returned checks!”
[Traduzione in italiano di SHRC] “C’era un ragazzo che era il promoter per gli spettacoli in Texas, Bob Cope. Ed era veramente preso dal suo ruolo… era un promoter di altri tempi… un vero ragazzo texano che si sentiva responsabile di qualsiasi cosa succedesse. Agiva come se rischiasse di essere licenziato alla prima cosa che andasse storta… era molto simpatico ai musicisti. Quando incontrammo per la prima volta il suo staff eravamo all’aeroporto. Prendemmo i bagagli per scaricarli al teatro e trovammo questo sacco con sopra scritto Bank of Texas… come un sacco pieno di milioni di dollari. l’Americano disse: ‘non apritelo assolutamente’. Così siamo tornati al’aeroporto. Ben presto ci accorgemmo che l’organo di Mike Ratledge mancava… quindi il sacco era stato preso al posto dell’organo che era rimasto all’aeroporto. Alla fine tutto fu rimesso a posto”
[20 febbraio 1968] Jam session allo Scene Club di New York??? Alcuni siti internet, tipo questo, sostengono che i due gruppi, durante una breve interruzione del tour, si concessero una jam session nel locale newyorkese assieme a membri degli Electric Flag e dei Tremeloes. Qualora la session fosse autentica sarebbe un vero tesoro ritrovato.
Data la mancanza assoluta di fonti che confermino la cosa, però, è più probabile che a New York ci andò solo Jimi Hendrix e non gli altri. Un sito dedicato a Michael Bloomfield, chitarrista degli Electric Flag, riporta così la Jam:
” JIMI HENDRIX Hendrix, g, v; Noel Redding, b, v; Mitch Mitchell, d; plus members of the Electric Flag. Scene Club, New York, NY; February 20, 1968
Flag members who sat in with Hendrix during this performance probably included Buddy Miles, but Bloomfield may have performed as well. He was producing the following James Cotton recording in New York on February 20.”
[21 febbraio 1968] Philadelphia, PA (USA), Electric Factory (Lo spettacolo dei Soft Machine fu cancellato a causa dell’arrivo in ritardo dell’organo di Mike Ratledge. Suoneranno comunque all’Electric Factory la sera successiva)
[22 febbraio 1968] Philadelphia, PA (USA), Electric Factory [con loro: Woody’s Truck Stop] (two shows)
[23 febbraio 1968] Detroit, MI (USA), Masonic Temple [con loro: MC5, The Rationals]
[24 febbraio 1968] Toronto (Canada), CNE Coliseum [con loro: The Paupers]
[25 febbraio 1968] Chicago, IL (USA), Civic Opera House (two shows)
Il ricordo di Hugh Hopper sul concerto di Chicago: “There was a slope down into the theatre in Chicago, [Neville had] forgotten that he had already opened the back of the truck… UV: So all the gear went out? HH: The only thing that was smashed was a suitcase of mine… it was just like one of those sort of comic film moments, rumble, rumble, rumble, imagine aIl this priceless gear…”
[Traduzione in italiano] “Ci fu un incidente nel teatro di Chicago, Neville aveva dimenticato di aver aperto il furgone… UV: e quindi cadde tutto fuori? HH: l’unica cosa che si ruppe era una mia valigia… ma fu come una scena di un film comico… tutto rotolava per strada, immagina tutte quelle attrezzature economiche…”
[27 febbraio 1968] Madison, WI (USA), The Factory (two shows)
Di questo concerto Hopper ricorda: “The sound was fantastic. It was a fairly small place and a shitty little club, terrible, no room for gear but in fact it was a great sound…”
[Traduzione] “Il suono era fantastico. Era un posto abbastanza piccolo ed un club terribile, senza neanche una stanza per l’attrezzatura, ma il suono era bellissimo”
[28 febbraio 1968] Milwaukee, WI (USA), The Scene (two shows)
[29 febbraio 1968] Milwaukee, WI (USA), The Scene (two shows)
Marzo 1968
[02 marzo 1968] New York City, NY (USA), Hunter College [con loro: John Hammond, Jr]
[03 marzo 1968] Columbus, OH (USA), Vets Memorial Auditorium [con loro: 4 O’Clock Ballroom]
Il Ricordo di Hugh Hopper del concerto: “One of Hendrix’s guitars got stolen. I think it was in Columbus because we got there really late. I mean really, really late and we needed some help to carry the gear in, so one guy picked up… everybody was sort of taking stuff in… and some guy walked away with it… I think Fender gave him about three or four during that tour…”
[Traduzione] “Una delle chitarre di Hendrix fu rubata. Credo avvenne a Columbus perchè lì arrivammo molto tardi. Intendo dire veramente molto molto in ritardo ed avevamo bisogno di una mano per scaricare l’attrezzatura così un ragazzo ci aiutò… tutti cercavano di dare una mano… e qualcuno se ne andò con la chitarra… Penso che Fender glene aveva date 3 o 4 per quel tour…”
Il 4, 5 e 6 marzo i Soft Machine suonano per 3 sere consecutive al The Scene di New York City senza la Jimi Hendrix Experience.
[08 marzo 1968] Providence, RI (USA), Brown University – Marvel Auditorium
[09 marzo 1968] Long Island, NY (USA), State University
[10 marzo 1968] Washington DC (USA), Hilton Hotel – International Ballroom (two shows)
l’11 ed il 14 marzo i Soft suonano di nuovo per due sere al The Scene di New York senza la Jimi Hendrix Experience.
[15 marzo 1968] Worchester, MA (USA), Clark University – Atwood Hall (two shows)
Del secondo concerto dei Soft Machine della serata esiste una registrazione “involontaria”. Il CD pubblicato dalla Dagger Records “Live at Clark University” contiene un’intervista preconcerto alla Jimi Hendrix Experience. Durante l’intervista a Jimi è possibile ascoltare in sottofondo l’inizio del concerto dei Soft Machine.
Per chi è interessato qui c’è una trascrizione dell’intervista a Jimi.
[16 marzo 1968] Lewiston, ME (USA), Lewiston Armory
Il 18 marzo Hendrix senza i Soft Machine suona allo Scene di New York assieme a Jim Morrison, Johnny Winter e Buddy Miles (dallo show è tratto il famoso Bootleg: Woke Up This Morning and Found Myself Dead)
[19 marzo 1968] Ottawa (Canada), Capital Theatre
[21 marzo 1968] Rochester, NY (USA), Community War Memorial [con loro: Jesse First Carnival]
(In entrambi i manifesti del Community War Memorial non vengono menzionati i Soft Machine.)
[22 marzo 1968] Hartford, CT (USA), Bushnell Memorial Hall
[23 marzo 1968] Buffalo, NY (USA), Memorial Auditorium
[24 marzo 1968] Flint, MI (USA), IMA Auditorium [con loro: Rationals, Fruit of the Loom]
Qui c’è la scaletta del concerto di Jimi
[26 marzo 1968] Cleveland, OH (USA), Public Music Hall (two shows)
A differenza delle altre date, in questa sala c’era un team di roadie che allestivano il palco. Il ricordo di Hopper: “Neville (Neville Chester, il roadie di Hendrix n.d.a.) and I got to the theatre and they asked us if we were members of the Teamsters, which was the drivers Union… we just sat in the truck while they were sorting it out… first thing they didn’t want [to have] anything to do with the band at all… eventually something was sorted out and we had to tell them exactIy where to put things. We weren’t allowed to lift anything which is really annoying, it takes you twice as long to tell someone where to put it…”
[Traduzione] “Neville ed io entrammo nella sala ed i roadie ci chiesero se facevamo parte dei Teamsters, che era l’unione di autisti… restammo seduti nel furgone mentre loro scaricarono gli strumenti… per prima cosa non volevano aver nulla a che fare con la band… quindi eramo noi a dovergli dire dove mettere le cose. Noi non potevamo toccare nulla ed era veramente noioso, ci vuole il doppio del tempo dire a qualcuno dove mettere le cose…”
[27 marzo 1968] Muncie, IN (USA), Lion’s Delaware Co. Fairgrounds – Teen America Building [con loro: The Glass Calendar]
[28 marzo 1968] Cincinnati, OH (USA), Xavier University Fieldhouse(two shows)
[29 marzo 1968] Chicago, IL (USA), University (lo show della JHE fu cancellato)
Hugh Hopper: “That’s the only one which Hendrix didn’t play… he was picking up radio on aIl the amps and I think it’s because there was actually kind of a steel building… UV: SofI Machine did play, though. HH: We did play, yeah, that’s right… it was just the radio and buzzing. I think that was the only one that was actually cancelled on the tour… UV: Yeah, apart from being a bit late. HH: Not a bit late, a lot late!”
[Traduzione] “Questo fu l’unico concerto dove Hendrix non suonò… C’era un ritorno negli amplificatori e credo che era a causa del palazzo che era in acciaio… UV: I Soft Machine suonarono però. HH: Noi suonammo, certo… ma c’era un suono pessimo. Credo che fu l’unico concerto cancellato del tour… UV: Certo, forse perchè eravate un po’ in ritardo. HH: non un po’, un sacco in ritardo!”
[30 marzo 1968] Cincinnati, OH (USA), University of Toledo Fieldhouse (two shows)
[31 marzo 1968] Philadelphia, PA (USA), Arena [con loro: Woodys Truck Stop]
Aprile 1968
[02 aprile 1968] Montreal, Quebec (CANADA), Paul Sauve Arena.
Il Gruppo di discussione Yahoo What’s Rattlin’?, dedicato alla scena di Canterbury ma oggi purtroppo non più attivo, aveva pubblicato queste foto dicendo che sono state scattate durante il concerto di Montreal:
[03 aprile 1968] Virginia Beach, VA (USA), anche di questo concerto esistono delle foto dei Soft Machine sul palco un po’ meglio delle precedenti.
Le foto, che assieme a quelle di Montreal sono le uniche esistenti dei Soft Machine su un palco durante l’intero Tour americano, sono prese da questa fantastica pagina del sito Garage Hangover in cui ci sono tante altre foto, info e ricordi “di prima mano” sulla serata.
[05 aprile 1968] Newark, NJ (USA), Symphony Hall (il secondo show dei Soft Machine è stato cancellato)
La sera precedente Martin Luther King fu assassinato a Memphis.
Nel lungo diario di Mark Boyle, l’inventore del light show dei Soft Machine, racconta che quando Jimi seppe dell’assassinio, si trovava in un bar della Virginia assieme al’Experience ed i Soft Machine.
Newark era stato protagonista di scontri razzisti poco tempo prima e l’atmosfera quella sera era dunque calda. I Soft Machine suonarono il loro primo show e la Jimi Hendrix Experience una versione ridotta del loro decidendo di annullare completamente il secondo show.
Il ricordo del concerto di Hugh Hopper, il roadie dei Soft Machine: “I was loading at the back of the theatre and every thing had gone in except one microphone standard and I just went out to get it and the door was shut and locked, you know, I couldn’t get in, so I had to walk around several blocks to get to the front of the theatre holding this mike stand which could have looked like a gun or something. That was the only time I really felt, you know, I could actually be shot at this moment. The second show was cancelled…I just felt, you know, such a strange feeling… feeling very uncomfortable, just wanted to get it out of the way as quickly as possible… In fact there weren’t any problems, it was just very, very quiet, almost kind of stunned…”
[Traduzione] “Stavo lavorando sul retro della sala ed avevo già portato tutto dentro tranne un microfono. Uscii, quindi, per prenderlo ma la porta si chiuse e non potevo aprirla dall’esterno. Ho dovuto camminare diversi isolati per entrare dall’entrata principale con un microfono in mano che sembrava un fucile, o qualcosa del genere. E’ stato l’unico momento in cui ho avuto paura, sai… avrebbero potuto spararmi in quel momento. Il secondo show fu cancellato… c’era un’atmosfera strana… molto sgradevole, tutti volevamo andarcene il prima possibile… in realtà non ci fu nessun problema, era solo molto molto tranquillo, una specie di stordimento”
[06 aprile 1968] White Plains, NY (USA), Westchester County Center
[19 aprile 1968] Troy, NY (USA), Armory
Dopo questa data i due gruppi, esausti, si separano per qualche mese ed il tour si interrompe. Nel frattempo proprio nel mese di aprile i Soft Machine fanno tappa ai Record Plant Studios di New York per registrare il loro primo album chiamato semplicemente “The Soft Machine”.
L’album uscirà, però, solo a dicembre di quell’anno.
Le fonti
Oltre ad un sacco di libri, per questa ricerca ho utilizzato un infinità di siti. Alcuni però sono stati più utili di altri:
– La cronologia dei Soft Machine riportata sul sito Calyx
– La cronologia dei Soft di Pink Floyd Archives
– Due forum su Jimi Hendrix pieni zeppi di informazioni, uno francese ed uno inglese (http://crosstowntorrents.org/ oggi non più in linea)
– Un intervista a Robert Wyatt e Hugh Hopper pubblicata dalla rivista Univibes nel 1992 con i ricordi dei due su quel tour
– All Things Jimi, un blog pieno di memoriabilia sul chitarrista capellone oggi purtroppo non più in linea
– Pagina con Foto e ricordi dedicata ai due concerti al Virginia Beach Dome
Jimi Hendrix Experience & Soft Machine’s Special
L’indice generale:
Il Diario di Bordo del tour:
- Cap.1 – Il Tour in USA del 1968: Prima Parte
- Cap.2 – Il Tour in USA del 1968: Seconda Parte
Le registrazioni:
- Cap.3 – JHE & Soft Machine Live Recordings
- Cap.4 – Jimi Hendrix feat. Robert Wyatt Studio Recordings Guide
- Cap.5 – Jimi Hendrix and Soft Machine collaborations? The dubious recordings
Miscellanea:
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