Torino sta diventando la mia città di adozione.
Fino a qualche anno fa non c’ero mai stato, poi ho sposato una ragazza che viveva ad un paio di ore da lì, mi sono trovato ad andarci spesso per lavoro ed ora un amico di infanzia ci si è trasferito ed ha aperto un negozio per le vie del centro.
Ed ogni volta sono contento di andarci perchè credo che al momento Torino sia una delle città più vive e più belle d’Italia.
Questa estate, di ritorno dalla Provenza, siamo riusciti a farci un giro da quelle parti e non poteva mancare un po’ di turismo “vinilico”. Con Massi, il mio amico torinese del Quadraro, siamo quindi andati da Materiale Resistente, negozio di vinili a Torino su via Po.
Le premesse non erano delle migliori:
- 30 gradi fuori ed una quarantina dentro il negozio
- Zainone con reflex e altre cose sulle spalle
- Bambino e cane sovraeccitati da tenere a bada.
Nonostante le difficoltà sono riuscito a portarmi a casa due chicche a prezzi stracciati
Titolo: Concerto grosso per i New Trolls
Artista: New Trolls – Etichetta/N. serie: Fonit Cetra – PL 644 – Formato: Vinyl, LP – Paese: Italia – Anno: 1971 (la mia è una ristampa dell’82) – Data di acquisto: 11 agosto 2012 – Prezzo: € 10 – Venditore: Materiale Restente, negozio di vinili di Torino
Pietra miliare della musica progressive italiana, e della mia storia musicale personale, nata dall’incontro del gruppo genovese anni ’70 New Trolls ed il genio del compositore, troppo spesso sottovalutato, Luis Bacalov.
Se non lo avete mai ascoltato procuratevelo immediatamente ed ascoltatelo, se ce l’avete già questo è un buon momento per ascoltarlo di nuovo.
La nota del produttore Sergio Bardotti riportata sul retro spiega bene il progetto:
“L’idea del Concerto che vi presentiamo, un Concerto grosso alla maniera barocca, in cui le parti solistiche fossero svolte da un complesso underground, l’ha avuta Luis Enriquez Bacalov e si dimostrò subito esaltante. – Si è lavorato molto, tra Roma e Milano, tra gli studi Ortophonic e quelli Fonit-Cetra. A risentirlo adesso, questo blocco di musica, sembra che tutto sia stato fluido, tranquillo e liscio come registrare una canzonetta di consumo: no, non è stato così facile. Un grazie a Luis Bacalov ed ai “New Trolls”, per essere arrivati in fondo con chiarezza di idee e di musica. –
Il Concerto si divide in tre tempi: Allegro, dove si contrappongono immediatamente due temi rispettivamente settecentesco ed underground con un lieve sapore volutamente kitsch, si sviluppa un discorso di soli con qualche spazio per l’improvvisazione; segue poi il Tutti finale, dove si fondono le due sonorità antitetiche. Il secondo tempo, Adagio, di nobilissimo impianto musicale, presenta verso la metà le famose voci dei “New Trolls”, impegnate in un testo inglese, di cui l’ultima riga è tratta dall’Amleto di Shakespeare: “morire, dormire, sognare forse”. Notevoli i soli di chitarra che, confusi tra gli archi, tendono e drammatizzano il discorso nobile e maestoso del tema. La chitarra trova sonorità da violoncello, effetto ottenuto dopo decine di tentativi. Il terzo tempo, Andante con moto, parte con una lunga cadenza di violino, che innerva il tessuto musicale del movimento, una specie di moto perpetuo virtuosistico. Le parole di Shakespeare, riprese su un altro tema musicale verso il finale da voci contrappuntate, chiudono il Concerto. – A mò di coda la canzone “Shadows”: tratta dal tema dell’Adagio, è dedicata da noi alla memoria del musicista pop che forse amiamo di più: Jimi Hendrix. L’elaborazione dei “New Trolls” è una parafrasi dello stile d’esecuzione di Jimi. S.B.”
Titolo: Rainbow Dome Musick
Artista: Steve Hillage – Etichetta/N. serie: Virgin, Orizzonte – ORL 8346 – Formato: Vinyl, LP – Paese: Italia – Anno: 1979 (la mia è una ristampa dello stesso anno) – Data di acquisto: 11 agosto 2012 – Prezzo: € 6 – Venditore: Materiale Restente, negozio di vinili di Torino
Album Ambient di Steve Hillage registrato come musica di sottofondo del padiglione Rainbow Dome durante un festival new age che si tenne a Londra nell’aprile del 1979.
Oltre all’importanza “storica” (i primi passi della musica ambient e new age erano stati mossi solo qualche mese prima da Brian Eno), l’album segna il definitivo distacco di Hillage dalla musica di Canterbury e dal rock in generale per proiettarlo nella musica d’atmosfera ed elettronica, musica che con il gruppo System 7 (che formerà di lì a poco) continua a sperimentare ancora oggi.
Forse non un capolavoro ma che vale sicuramente i 6 euro che mi è costato.
Una pagina con tutti i Negozi di Dischi di Torino
Non ho ancora imparato ad usare bene la nuova piattaforma ed mi è partito per errore il post che avrei pubblicato venerdì prossimo.
L’ho terminato in fretta e furia come meglio potevo ma ora me ne vado a letto. Ciao…
Gran bel pezzo e molto “cool” il nuovo blog! Ti aspetto per i prossimi acquisti, aperitivi e affini.. Massi del quadraro
Grazie Massi. Per fine ottobre dovrei essere di nuovo su, magari bissiamo.
Tra l’altro mi hanno da poco detto che c’è un altro negozio di vinili qui vicino molto + fornito di quello che hai visto..
Molto bene Massi, ti stai meritando un nuovo post :).
Comunque sto pensando seriamente di fare una mappa con i negozi di vinili perchè è molto difficile trovarli. Anche qui a Roma ogni tanto ne scopro uno nuovo che non conoscevo.
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