Canterbury Scene for Dummies 3
Prosegue la saga di Canterbury Scene for Dummies, ovvero il tentativo di approcciare il difficile mondo della Scena di Canterbury attraverso album di facile ascolto.
Dopo il post introduttivo e la seconda puntata con l’album legato al mondo di Canterbury più orecchiabile di sempre (Yes we have no Mananas) , oggi facciamo un passetto avanti con un disco ancora molto lontano dalla meta ma che aggiunge un tassello in più al mosaico: Motivation Radio di Steve Hillage.
Per chi segue il blog, di Hillage ne ha già sentito parlare diverse volte.
Nato artisticamente assieme a quell’altro marpione della scena di Canterbury che é Dave Stewart, con cui suona negli Uriel (discograficamente conosciuti come Arzachel) e con i Khan, Hillage ha la sua illuminazione quando incontra Daevid Allen, membro fondatore dei Soft Machine e vero ispiratore di tutta la scena di Canterbury, che in quel momento si era già portato avanti con il progetto Gong.
Il chitarrista entra a far parte in pianta stabile dei Gong nel suo periodo più creativo (quello che potremmo definire il periodo “inglese” per distinguerlo dalla formazione precedente e quella successiva formate per lo piú da musicisti francesi) ed é appena in tempo per partecipare agli ultimi due capitoli della saga di Radio Gnome Invisible ai quali contribuirà, oltre che con la sua chitarra di tutto rispetto, anche con la sua abilità tecnica in studio di registrazione.
Quello che é successo dopo l’ho già scritto qui parlando di Shamal.
Dopo che Allen e la sua compagna lasciarono i Gong, a loro avviso troppo spinti commercialmente, per un attimo la casa discografica pensò di sostituirli proprio con Hillage e la sua compagna Miquette Giraudy.
I progetti di Hillage erano però altri per cui preferì abbandonare i Gong al loro destino per registrare, con lo stesso gruppo, il suo esordio da solista: quel Fish Rising, considerato dalla critica uno dei migliori album di esordio di sempre nonché il vero seguito della trilogia dei Gong.
Apprezzamenti arrivarono anche per il successivo L che però si limita a proseguire il discorso dell’album precedente.
Arriviamo finalmente a Motivation Radio, il vero debutto di Steve Hillage solista e libero dall’etichetta Gong.
Al pubblico si presenta come una sorta di profeta new age portatore di buone novelle ed il titolo dell’album Motivation Radio sintetizza perfettamente le due componenti che caratterizzano i brani.
Da una parte una serie di hit pop rock dai testi ottimisti, Motivational appunto (Hello Dawn, Motivation, Light in the Sky e Saucer Surfing), dall’altra dei brani per lo più strumentali dove i flanger della chitarra e gli oscillatori (Radio) creano delle atmosfere Space Rock (Radio, Octave Doctors, Searching for the Spark).
L’ultimo brano, Not Fade Away, tenta di fondere le due anime del disco in unico pezzo.
Unica eccezione Wait One Moment, la prima canzone del secondo lato, splendida ballata acustica che anticipa i Pink Floyd quelli capitanati da Gilmour che erano ancora di là da venire.
L’album fu una scommessa per la casa discografica ed una specie di prova del fuoco per il chitarrista che si proponeva al pubblico in una veste nuova ed originale dagli esiti incerti:
nuovo fenomeno pop o fine di una carriera?
Il fatto che di Hillage oggi non se ne sente parlare mai può farvi immaginare come sia andata a finire.
L’album non fece breccia tra il grande pubblico ed i fan della scena di Canterbury, gli unici che lo presero in considerazione, lo giudicarono come un tradimento stroncandolo con violenza.
Ed é un peccato perché Motivation Radio sia da un punto di vista compositivo che da un punto di vista di qualità della registrazione resta secondo me un buon album.
Hillage proseguì la sua carriera con alcuni album underground che lo condussero verso il gruppo System 7, gruppo che ancora oggi ha una sua fama nei club ambient, oltre a qualche fortunata riunione dei Gong.
Ma questa é un’altra storia.
- Motivation Radio su AMAZON
- Al disco Motivation Radio seguì un tour inglese di cui si parla qui
- Questo post parla dell’uscita di Hillage dai Gong e dei dischi successivi GREEN e OPEN
- Con Rainbow Dome Musick, di cui si parla QUI Hillage si è lanciato in avanti e galoppa verso il mondo ambient
- La pagina Facebook e Twitter ufficiali del cantante
Il Vinile:
Titolo: Motivation Record – Artista: Steve Hillage – Etichetta/N. serie: Virgin Records – V2777 – Formato: Vinyl, LP – Paese: UK – Anno: 1977 (originale) – Data di acquisto: 15 novembre 2011 – Prezzo: GBP 1,99 – Venditore: Privato inglese tramite Ebay
La mia edizione è quella originale del 1977 che si trova facilmente ancora oggi a prezzi stracciati. Anche da un punto di vista “del prodotto”, il disco è una via di mezzo tra gli anni ’70 e gli ’80. La grammatura è ancora buona ma inizia ad assottigliarsi rispetto agli standard dei dischi dei primi anni ’70, il packaging è essenziale ma ancora ben fatto: la copertina è singola (non apribile) e dentro l’inner NON contiene i testi ma da una parte ha i credits (riportati in questo post nelle foto “viola”) mentre dall’altra ha due bellissime foto (che ho riprodotto in bianco e nero).
Insieme a Motivation Radio ho acquistato anche l’album precedente di Hillage
Titolo: L – Artista: Steve Hillage – Etichetta/N. serie: Virgin Records – V2066 – Formato: Vinyl, LP – Paese: UK – Anno: 1976 (originale) – Data di acquisto: 15 dicembre 2011 – Prezzo: GBP 0,99 – Venditore: Privato inglese tramite Ebay
Anche in questo caso l’edizione è l’originale. Il vinile è praticamente identico in grammatura e etichetta all’altro album, il packaging è un po’ scarno, anche qui la copertina non è apribile e non c’è inner ma l’album è contenuto in una busta bianca anonima. Gli unici credits dunque sono quelli sul retro di copertina.
In questo album inizia a far capolino la vocazione “New Age” di Hillage soprattutto nella frase memorabile scritta sotto la piramide: DEDICATED TO ALL OPTIMISTIC VISIONS OF THE FUTURE.
Un tesoro nascosto trovato su Youtube:
Che bel post!
Obrigado! 🙂