Ieri se n’è andato Enzo Jannacci. Se lo conoscete è un buon momento per riascoltarlo, se non lo conoscete è un buon momento per scoprirlo.
Questo post è un omaggio permanente ad un pezzo di storia del nostro paese.
Inevitabile Profezia
“Si potrebbe andare tutti quanti al tuo funerale.”
“Vengo anch’io.” “No, tu no.”
“Per vedere se la gente poi piange davvero
e capire che per tutti è una cosa normale
e vedere di nascosto l’effetto che fa.”
Artista Geniale
Oltre ad essere un musicista eccentrico, Enzo Jannacci è stato anche un artista dalla personalità esplosiva ed instabile. Prima di approdare definitivamente all’etichetta Alabianca, il cantautore milanese ha cambiato diverse case discografiche rendendo complicata la gestione dei diritti dei suoi brani. Non potendo ristampare i suoi album, quindi, negli anni Jannacci è stato costretto a reincidere diverse volte i suoi brani.
Da una parte, quindi, questo ha fatto sì che esistano diverse versioni delle sue canzoni più famose, dall’altra i suoi dischi degli anni ’60 e ’70 sono delle vere rarità. Gli album dal 1975 al 1979 sono stati stampati per la prima volta su CD soltanto nel 2011 (In questo Cofanetto), mentre diversi album degli anni ’60 sono ancora inediti su CD e mai ristampati in vinile.
Per i collezionisti di vinili questa è una vera e propria manna dal cielo dato che la scarsa disponibilità dei dischi li rende molto appetibili dai collezionisti e alcune opere di Jannacci raggiungono quotazioni notevoli.
Venendo, sebbene ci sono ancora dei vinili di Jannacci presenti nella Saluzzi’s Home Record Collection ma che ancora non sono stati recensiti nel blog, di Jannacci ne ho già parlato in passato e continuerò a farlo in futuro.
Della raccolta dal titolo Così Ride edita dalla RCA nel 1976 nell’ambito della mitica collana LineaTre, collana che ha ristampato pezzi importanti della nostra musica leggera, ne ho già parlato in QUESTO POST che racconta di passeggiate lungo mercatini del Lago Maggiore alla ricerca di dischi in vinile.
In seguito ho acquistato il disco e allora… concerto a cui ho voluto dare un tributo particolare, invece della solita recensione, ho fatto un post con il testo del brano Prete Liprando e il Giudizio di Dio, geniale brano scritto già negli anni ’60 assieme a Dario Fo (accoppiata che in seguito partorirà un classico della musica italiana come Ho Visto Un Re).
Il post è stato gentilmente segnalato anche dalla pagina ufficiale Facebook di Enzo Jannacci.