Dire Straits Outtakes
La discografia dei Colossi della musica (cit.) nel XXI secolo si è riempita di dischi contenenti vecchio materiale inedito: Deluxe Edition, Live mai pubblicati, BBC sessions, b-sides, colonne sonore, album perduti, demo, prove in studio e chi più ne ha più ne metta.
Jimi Hendrix, per esempio, che in vita pubblicò tre album e mezzo (includendo anche Band of Gypsys), oggi conta una ventina di album ufficiali. Di Frank Zappa non ne parliamo; già in vita aveva pubblicato quasi sessanta album che oggi sono raddoppiati.
Nessun artista è esente da questa tendenza anche perché in genere è apprezzata dai fan che hanno modo di ascoltare materiale nuovo. Sarebbe meglio dire quasi nessuno; perché poi ci sono i Dire Straits che sono una cosa a parte.
Capitanati dal quel capoccione di Mark Knopfler che deve fare sempre le cose controcorrente, dal 1993, anno dell’ultima uscita ufficiale (il live On the Night), a parte uno scialbo Live at the BBC e un doppio 45 con gli Honky Tonk Demos uscito per il RSD del 2015, che effettivamente hanno aggiunto qualcosa, i Dire Straits hanno continuato a ristampare sempre le stesse cose.
Ripromettendomi, come già fatto per i Pink Floyd, di scrivere un articolo con un po’ di materiale che varrebbe la pena di pubblicare su edizione ufficiale (e ce ne sarebbe), qui vorrei fare un altro gioco. Nonostante la povertà della loro discografia, infatti, i Dire Straits hanno pubblicato qua e là diverse canzoni oggi pressoché dimenticate che potremmo considerare il settimo album del gruppo di John Illsley & co. (mica era solo di Mark Knopfler 🙂 ).
Non sto parlando di canzoni uscite su bootleg, o di progetti solisti o di canzoni scritte per altri artisti (in questo caso i pezzi sarebbero molti di più), bensì di brani inediti usciti su pubblicazioni ufficiali a nome di Dire Straits ma non presenti nei 6 album in studio!!!
Ecco la Tracklist del Settimo album dei Dire Straits:
1 Eastbound Train
B-side di Sultans of Swing, il primo singolo ufficiale del gruppo.
Questa registrazione era in realtà tratta dal doppio LP Hope & Anchor Front Row Festival (segnatevele che queste cose Wikipedia non ve le dice), un album che documenta un festival di emergenti tenutosi in un pub di Londra tra il 22 novembre e il 15 dicembre 1977 e che, di fatto, rappresenta la loro prima uscita ufficiale in assoluto.
Nascosti tra un fiume di gruppi per lo più sconosciuti provenienti dagli ambienti Punk, Pub Rock, New Wave e Reggae, i Dire Straits scelgono questo brano dal ritmo retro/scanzonato che in definitiva si inserisce bene in questo contesto [un’ottima recensione del disco e del concerto].
Eastobound Train continuerà ad essere suonata dal vivo anche nel tour di Communiqué (come ad esempio qui). Su Internet circola anche un demo in studio molto diverso dalla versione live che però non finirà mai in un disco ufficiale.
Brano divertente e comunque prima registrazione del gruppo. Voto 7
2 What’s the Matter Baby?
Diversi brani degli esordi non trovarono mai posto nella discografia ufficiale della band, da Real Girl a Nadine, da Bernadette a In My Car fino a Me and my Friends e al vero tesoro dei Dire Straits, Sacred Loving, l’unico brano del gruppo non scritto da Mark Knopfler ma dal fratello David, registrato nella sessione degli Honky Tonk Demos ma mai emerso, neanche su Bootleg.
Tra queste anche What’s the Matter Baby, un brano a metà strada tra Lady Writer e Sultans of Swing, eseguito diverse volte dal vivo ma mai pubblicato ufficialmente fino al già citato Live at the BBC, uscito nel 1995 quando la band era ormai definitivamente sciolta.
Anche questo brano, unico caso in tutta la discografia dei Dire Straits, è firmato da entrambi i fratelli Knopfler.
A parte contenere questa canzone inedita, che comunque è molto imitativa, il disco non ha niente di speciale e documenta un concerto poco ispirato del 1978 alla Beeb con l’aggiunta di Tunnel of Love, registrata due anni dopo, buttata alla fine senza un vero e proprio senso.
Voto al brano 6, al disco un pelino di meno
3 Badges, Posters, Stickers, T-Shirts
Brano originariamente registrato per l’album Love Over Gold ma poi scartato (esistono almeno altri due outtakes di Love Over Gold sparsi qua e là, li conoscete?), viene pubblicato come B Side del singolo Private Investigation e riutilizzato nel singolo di Industrial Disease (uscito solo in Scandinavia e in Spagna), nelle edizioni americane dell’ExtendeDancEPlay (vedi dopo) fino ad essere riproposto a casaccio 10 anni dopo nel CD singolo You and Your Friend tratto da On Every Street
Nonostante il ritmo accattivante, Badges, Posters, Stickers and T-Shirts è abbastanza povera di contenuti e la sua lunghezza (quasi 5 minuti) la rende uno dei brani più stucchevoli di Knopfler e soci.
Voto 4,5
4-5-6 Twisting By the Pool, Two Young Lovers e If I Had You ovvero l’ExtendeDancEPlay
Dopo l’uscita di Love Over Gold, nel 1983 i Dire Straits tornano in studio e in un solo giorno registrano tre brani che pubblicheranno in un EP dal titolo ExtendeDancEPlay. Per rinfrescare la loro immagine, un po’ appesantita dalla solennità dell’album appena uscito, suonano pezzi più spensierati dalle atmosfere Rock’n’Roll e Swing.
Il disco non fu mai ristampato su CD e i brani ebbero diverse fortune: Twisting By the Pool uscì come singolo con tanto di videoclip in piscina e finì nella raccolta Money for Nothing; Two Young Lovers divenne un cavallo di battaglia dal vivo finendo in Alchemy e in un paio di singoli (Solid Rock – il mitico 45 giri uscito in allegato con la rivista italiana TUTTO musica e spettacolo – e Walk of Life); mentre If I Had You se ne è rimasta buona buona in questo disco dimenticato.
Come già detto, l’edizione americana dell’EP, uscita come mix a 12″ include anche Badges, Posters, Stickers, T-Shirts.
Voti: Twisting by the Pool e Two Young Lovers 7, If I had you 6
7 I Think I Love You Too Much
Nel 1990, a 5 anni dall’ultimo album in studio e dopo diversi progetti solisti di Mark Knopfler che avevano fatto pensare alla fine del progetto Dire Straits, il gruppo torna improvvisamente in grande spolvero sul palco di Knebworth in un concerto collettivo a cui parteciparono tutti, ma proprio tutti i grandi artisti dell’epoca (inclusi i Pink Floyd che solo qualche mese fa hanno pubblicato la versione integrale di quel concerto).
Nella scaletta era incluso anche il brano inedito I Think I Love You Too Much.
Il brano in realtà era stato scritto da Knopfler per la Jeff Healey Band che lo aveva inserito nell’album Hell to Pay appena uscito.
In quell’occasione sul palco con Knopfler e soci, con uno sgargiante completo rosa, c’era anche un ospite d’eccezione che all’epoca collaborava spesso con loro: Mr. Eric Clapton.
Piccola digressione: nella sua carriera Clapton ha spesso usato canzoni di musicisti emergenti con il fine di avere energie creative sempre nuove nei suoi album ma anche per far conoscere al grande pubblico gli artisti in questione.
E’ stato così per Bob Marley di cui ha coverizzato (che brutto termine!) I Shot the Sheriff o per John Martyn e la sua bellissima May You Never.
Forse non tutti sanno che (altra cit.) Clapton ha fatto la stessa cosa con i Dire Straits suonando il brano Setting Me Up incluso nel disco dal vivo Just One Night, disco registrato nel 1979 quando gli Straits erano ancora sconosciuti ai più. Questa versione, presente tra gli “extra” della playlist di Spotify, risente dell’anima blues di Clapton e non è affatto male.
Torniamo a noi: Voto di I Think I Love You Too Much 6.5 (la versione della Jeff Haley Band, anche lei presente nella playlist, con 4 minuti di assoli di chitarra con sgarratore da cucina merita un 7)
8 e 9 Millionaire Blues e Kingdome Come
Questi due brani sono entrambi degli outtakes di On Every Street.
Uscito sei anni dopo Brothers in arms – tantissimi – Knoplfler aveva un sacco di cose da dire. Il maggiore difetto di questo album è infatti proprio quello di essere “troppo”.
Ai giorni d’oggi, dove un album contiene in genere una ventina di canzoni, non ci faremmo neanche caso, ma nella essenzialità maniacale che aveva contraddistinto la produzione dei Dire Straits fino ad allora, trovarsi 12 canzoni, molte delle quali simili tra loro, lasciava spiazzati.
In questa bulimia sonora alcune registrazioni non hanno trovato posto, tra cui queste due B side. Sia Millionaire Blues, inserita nel CD singolo di Calling Elvis, che Kingdome Come, B Side di Heavy Fuel, rientrano nel sound dell’album e se conosci brani come The Bug, My Parties e Heavy Fuel stessa, diciamo che ti sembra già di averle sentite.
Su On Every Street ci sarebbe molto da dire. Al vaglio della storia sembra un album fiacco, soprattutto rispetto alla monumentalità dei dischi precedenti. Eppure sarebbe bastata una scelta diversa dei brani e dei mix per renderlo un album molto migliore… se ho tempo un giorno ci tornerò su.
Voto per entrambi 6 politico.
Bonus track: Going Home e Wild Theme da Local Hero
Tutti i concerti dei Dire Straits dal 1982 in poi si sono conclusi con un pezzo uscito su album ma a firma del solo Mark Knopfler.
Parliamo della celeberrima Going Home, tema del film Local Hero.
Entrambi i dischi live ufficiali del gruppo terminano con questo brano, Alchemy nella versione con il gruppo al completo (chiamata Going Home), On the night, o meglio l’ep Encores (pubblicato per la prima volta in vinile lo scorso novembre per il Record Store Day 2021) , con la versione solo chitarra e tastiere denominata Wild Theme.
Essendo uscite originariamente su un album solista, le possiamo considerare un brano dei Dire Straits mai uscito su album ufficiale.
Voto 7 per tutte e due le versioni
Cosa ne pensate? Vi piacciono queste canzoni? Avrebbe senso pubblicare ufficialmente questo settimo album?
Un articolo dei Dire Straits di questo blog scritto quasi 10 anni fa (mamma mia!!!) sul tour di On Every Street in Italia
Un altro articolo/racconto sulla storia di alcuni autografi su album di Knopfler e soci
Si capisce che sei un grande conoscitore in materie Knopfleriane
Grazie mille!