Quello di Great Gig in the Sky è il terzo testo inedito recitato da Waters in Dark side of the moon Redux. Dopo Speak to me e On the Run troviamo in questo brano un testo completamente diverso dai precedenti.
Non si tratta di un testo poetico ma della corrispondenza e dei ricordi che l’autore ha avuto con lo scrittore statunitense Donald Hall.
Come al solito il testo originale è qui mentre di seguito la mia traduzione:
Great Gig in the Sky (Donald Hall and Me)
Caro signor Waters,
Don mi ha chiesto di farle sapere che adesso è in ospedale e gli è stato diagnosticato un cancro al seno.
Mi ha anche chiesto di dire a tutti che non risponde alle lettere.
I migliori saluti
L’assistente di Don, Kendel
E io ho scritto a Kendel.
Cara Kendel,
L’altra sera a Zagabria, alla fine dello spettacolo, in cui a volte parlo di politica,
All’improvviso mi sono ritrovato a raccontare la storia dei 10.000 croati riportata in “One Road” di Don.
Non avevo idea se l’avrebbero capita. Quando arrivai alla frase: “In Jugoslavia c’è solo una strada”,
scoppiarono in una sonora e genuina risata.
Raccontai loro in breve il resto della storia, compreso il cancro di Kirby, e arrivai alla fine: C’è solo una strada.
Sono rimasto in contatto con Kendel
Viveva a un paio di centinaia di metri dalla strada della fattoria.
In qualche modo il piano di Don di far rimanere la Eagle Farm in famiglia non ha mai funzionato ed è stata messa sul mercato.
Per cui alla fine fu organizzata una vendita immobiliare e Kendel mi avvertì.
Fu un lungo viaggio.
C’era ancora luce quando arrivammo lì, così andammo alla fattoria, ci sedemmo in veranda e chiacchierammo con alcune persone che erano lì riunite.
Alcune donne intendevano proteggere l’eredità di Don, determinate ad acquistare almeno la sua sedia rossa e altre cose importanti
Ho detto a Kendel che se per la proprietà andava bene, avrei voluto un paio di ganci per balle e dello spago per balle dalla stalla.
Ci ha pensato lei.
Grazie, dolce Kendel.
Le lacrime mi bruciano gli occhi, mio nuovo vecchio amico.
I miei ganci e lo spago sono arrivati qualche mese dopo, assieme ad una fotografia a colori di Don con Kendel.
Vivono – ganci, spago e foto – nel bel mezzo di alcuni bellissimi scaffali che abbiamo sul pianerottolo.
In un posto d’onore accanto ad alcune libellule mummificate e alle uova di vecchi pettirossi.
Custodite gelosamente.
Che catturano ogni giorno i raggi del sole al tramonto.
A quell’ora del pomeriggio del gin rummy che adoro.
BENE. RIP Donald Hall.
E ora sono arrivato al punto che stavo cercando
The Crossroads (il bivio)
E’ sempre Roger Waters che spiega il suo testo nelle note di copertina:
Qualche anno fa un mio amico, il produttore cinematografico Bob Shaye, mi ha inviato un libro scritto da uno dei suoi vecchi professori all’Università. Il nome del professore era Donald Hall e il libro si chiamava “Essays After Eighty”. Era bellissimo e mi ha commosso molto. Ho scritto a Bob e gliel’ho detto. Ha inoltrato la mia email a Donald Hall. Donald ha risposto che è stata la migliore recensione che avesse mai avuto.
Qualche tempo dopo io e Bob andammo nel New Hampshire per portare Don fuori a pranzo. Il pranzo è stato un successo clamoroso. Don e io siamo diventati amici. L’ho amato. L’ho rivisto solo una volta. Due anni dopo, ero in tournée e ho guidato per quattro ore da Boston, mi sono seduto con lui per un’ora e abbiamo parlato. Ecco un estratto di un’e-mail che ho conservato: “Non serve andare a pranzo, potremmo anche solo girarci i pollici, e se lo facessimo, conoscendoti, vedresti il lato divertente della cosa, sorrideresti e, passando di palo in frasca, prima che tu possa dire Jackie Robinson, finiremmo a parlare di amore.
Quanto è difficile toccarlo con mano stando semplicemente seduto lì sul culmine della gioia e del dolore? Come il mercurio in una piastra di Petri, si schiaccia. Momenti fugaci”
Don si stancò dopo un’ora. Alcuni mesi dopo ricevetti la lettera da Kendel.
Mi manca il mio amico Donald Hall.
Bando alle ciance.
E poi il bivio, dove alcuni di noi hanno la fortuna di trovarsi e avere la possibilità di scegliere tra denaro e amore. Solo questo. I pesi massimi spesso scelgono la prima opzione, ma non sempre.
Donald Hall
Questa è la copertina del libro che ha letto Roger. Donald Hall è stato uno scrittore molto celebre negli Stati Uniti morto nel 2018. Ha scritto diversi testi di poesia, saggi, biografie e testi autobiografici.
Non vorrei sbagliarmi ma non è mai stato tradotto nulla in italiano (editori dove siete?).
I testi inediti di Dark Side of the Moon Redux tradotti (i titoli tra parentesi sono miei):
- Speak to me (Free Four)
- On the Run (Il sogno apocalittico)
- Great Gig in the Sky (Donald Hall and Me)
- L’assolo di Money
- Any Colour You Like (Del colore che vuoi)
Sono confetti musicali per l’anima
Grazie