Proseguiamo la traduzione dei testi aggiuntivi inseriti presenti nella versione Redux di Dark Side of the Moon (iniziata con Speak to me/Breathe).
Il secondo testo inedito è quello di
On the Run (Il sogno apocalittico)
Su un tappeto sonoro che, almeno nella prima parte, riprende la base dell’originale, Waters racconta un sogno apocalittico a lieto fine.
Il testo originale è visibile qui. Questa è la mia traduzione in italiano:
Oggi mi sono svegliato da un sogno,
È stata una rivelazione quasi Patmosiana, qualunque cosa significhi (Ma questa è ovviamente un’altra storia).
È iniziato con una classica battaglia di merda contro il male,
In questo caso incarnato da una figura apparentemente onnipotente con cappuccio e mantello.
Siamo fuggiti – Sì, “noi” non ero solo – ma non c’era scampo
Sei sul tee, ma non c’è nessun tee dove sistemare la palla
Stai cercando di fare le valigie, ma il caos è troppo grande
Non ricordi dove hai parcheggiato la macchina
Gli uccelli si avvicinano, ma il fucile cade a pezzi
Il treno è in ritardo, oppure non si ferma
Le tue mani sono troppo grandi, il mondo è troppo piccolo
Non vuoi infilare il coltello sotto le costole del cameriere ma in qualche modo lo fai
Spingi il freno più forte che puoi ma l’auto continua ad avanzare lentamente sulla pista
Oppure all’indietro sopra un dirupo.
Beh, era ancora poco a confronto
Era lo scontro finale
Il conflitto finale tra il bene e il male!
Uno di noi ha afferrato il mostro
Era forte, troppo forte per essere sconfitto nel corpo a corpo
Abbiamo provato di tutto.
Tutto si restringeva e si espandeva sempre più
In una sorta di videogioco di simulazione di volo su un’area circo
Guy Laliberté era impazzito,
Teloni, persone e altissimi archi di fumo
E capsule roteanti e coltelli infetti
E lavoro di squadra e cameratismo
Ed è stato complicato ed estenuante
Ma stavolta avevamo vinto noi.
Ci siamo rialzati esausti ma trionfanti
Sorridendoci l’un l’altro
Dandoci la mano e abbracciandoci
Come cattivi attori shakespeariani.
Ma poi abbiamo guardato in alto e attorno
Si stavano radunando di nuovo sopra di noi
Oscurando il cielo
Orde e orde
Troppi da contare
Pronti ad attaccare
Forze schiaccianti
Contro di noi pochi e felici
Noi banda di fratelli
Pronti a morire
Quasi rincuorati per aver dato il massimo.
Quando appena fuori dalla vista, alla mia destra,
Appena dietro il limite del mio campo visivo
Come un violento falò alimentato da un forte vento, qualcuno parlò
Una voce, tipo Atticus Finch
SPARITE!
Ordinava la voce obliqua del fuoco che avanzava
Non ammetteva repliche.
Le orde si dissolsero
E tutt’intorno ai tendoni del circo
Auto aperte piene di gentaccia
Si accalcavano confusamente per fuggire
Scivolando nel fango
Ma non c’era nessun posto dove scappare
Fu la fine.
La voce era lì da sempre
Nascosta tra le pietre dei fiumi
Nascosta nei libri
Nascosta in bella vista
Era la voce della ragione.
Nelle note di copertina Waters stesso da una spiegazione di questo testo:
“Il testo che inizia Oggi mi sono svegliato da un sogno è qualcosa che ho buttato giù al risveglio da un sogno avuto il 21 giugno 2021. È più o meno così come l’ho annotato e prosegue per tutta On The Run fino all’intro di Time. Mi piace il fatto che la voce di Atticus Finch che “non ammette repliche”, dopo tutto è “la voce della ragione”.
Guy Laliberté e Atticus Finch
Guy Laliberté, presente nel sogno di Waters mentre impazzisce, è il fondatore del Cirque di Soleil mentre Atticus Finch, che caccia via i mostri, è invece il protagonista del romanzo Il buio oltre la siepe, interpretato da Gregory Peck nella versione cinematografica, rimasto nell’immaginario anglo-americano come un avvocato difensore della giustizia e dei deboli.
Il testo successivo, molto diverso da questo, lo troviamo in Great Gig in the Sky
Quello precedente era in Speak to me/Breathe
I testi inediti di Dark Side of the Moon Redux tradotti (i titoli tra parentesi sono miei):
- Speak to me (Free Four)
- On the Run (Il sogno apocalittico)
- Great Gig in the Sky (Donald Hall and Me)
- L’assolo di Money
- Any Colour You Like (Del colore che vuoi)
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