Sono andato a vedere i CCCP live al Rock in Roma.
L’occasione era troppo invitante. Non si trattava di uno spin-off con i musicisti che hanno orbitato attorno alla band e sono rimasti nel mondo della musica, ma i CCCP originali al gran completo, inclusa la benemerita soubrette Annarella e Giovanni Lindo Ferretti.
Come la maggior parte delle persone presenti (credo), prima del concerto sotto sotto mi chiedevo se non stavamo per assistere a una reunion creata per “pagare le bollette” o, al meglio, per una operazione nostalgia.
Come la maggior parte delle persone presenti (credo), sono rimasto allibito da quello che ho visto.
C’era tutto.
Grande musica sia nei brani punk che in quelli più raffinati, il teatro situazionista (nel 2024!) di Fatur, tutt’altro che fuori luogo, la presenza scenica di Annarella, le chitarre schizofreniche di Zamboni e lui, probabilmente il più grande autore di musica italiano vivente, Giovanni Lindo Ferretti.
Fatico a ricordare di aver assistito a un concerto migliore di questo. Se vi capita andate a vederli.
Conforme a chi, conforme a cosa
Passato qualche giorno, riparlandone con alcuni amici è sorta spontanea una domanda: ma Ferretti cosa c’entra oggi con quello che da fuori è visto come un revival del comunismo vecchia maniera?
La vita lo ha infatti portato a prendere una direzione “ostinata e contraria” a quello che abbiamo visto: i fasti dei CCCP sfociati nel soft rock de’ sinistra dei CSI. Avviato a diventare un Ligabue qualunque, arriva una malattia di quelle che difficilmente lascia scampo. Lo danno per spacciato. Lui sopravvive e matura una conversione sulla via di Damasco.
Non una conversione alle filosofie sufi e indiane come facevano i musicisti negli anni ’60. Ferretti diventa Cattolico Apostolico fedele della Chiesa di Roma. Da allora tiene sporadici concerti di musica sacra nelle chiese e si ritira dalla vita mondana rifugiandosi nel suo paese natale sperduto sul crinale appenninico.
Solo Claudio Canali ha avuto un percorso più estremo del suo (leader in gioventù del gruppo progressive Biglietto per l’Inferno – il nome è tutto un programma – ha terminato i suoi giorni come frate francescano nell’Eremo della Beata Vergine del Soccorso di Minucciano).
Tornando a noi, come te la spieghi questa reunion? Ha avuto un ripensamento?
L’uomo che alza gli occhi al cielo
Non ho trovato da nessuna parte qualcuno che ha avuto l’ardire di fargli espressamente la domanda. E’ proprio lui, però, a trattare l’argomento in un libro del 2022 dal titolo emblematico: Óra. difendi conserva prega.
Il libro è una vera e propria raccolta di preghiere alternate a riflessioni sulla sua vita e sul suo modo di vedere il mondo. Nelle prime pagine (p.9) dice:
Da tempo mi ripromettevo di ascoltare tutti i dischi incisi in 40 anni. Non ascolto i miei dischi, non l’ho mai fatto fino ad ora. Ho appena cominciato. Molte Sorprese. Agitazione. Incantamenti.
La dimensione religiosa è ovunque, al di là delle canzoni dichiaratamente preghiera, Madre su tutte ma non sola, una variegata sequela di innodia religiosa naturale cosmica, strafottente in un tempo che si vuole ateo scientifico.
La mia preghiera, ne ringrazio Dio, è fiorita su un substrato pagano redento e salvato che mi appartiene. E’ cambiato l’orizzonte, la prospettiva, la teologia, non cambia l’uomo che alza gli occhi al cielo pronunciando parole di lode, richiesta di aiuto, consolazione.
Giovanni Lindo Ferretti. Óra (Aliberti, 2022)
Che botta ragazzi!
Leggendo queste parole qualcuno potrebbe chiedersi come fa Ferretti a muoversi con nonchalance in ambiti diversissimi tra loro, in molti casi opposti, e, invece di essere accusato di incoerenza o di essere un transfuga, continua ad essere rispettato, anzi osannato, da entrambe le parti.
Il fatto è che quando incontri un genio così eclatante sei disposto ad accettarne i messaggi di contorno, anche se non li condividi, pur di seguirlo. Ecco perché piace a tutti.
Evviva i CCCP, i CSI, i PGR e Giovanni Lindo Ferretti!
Terminato il pippone possiamo riprendere le cose serie. Qui trovi la discografia in vinile e le rarità dei CCCP
